PARISIENNE

La città notturna in questo suono non brilla per le vetrine, ma per il carattere. Qui non è importante la Torre Eiffel, ma il modo in cui qualcuno attraversa tranquillamente con il semaforo rosso, come se tutto il mondo fosse tenuto ad aspettare. Parigi non è fatta di cartoline e turismo, ma di persone i cui passi risuonano più forte della musica, tagliando ironicamente tutto ciò che è superfluo.

In ogni riga traspare una leggera dipendenza: dai suoi stati d'animo, dalla sua libertà, dalla sua capacità di essere “canon comme pas possible” e allo stesso tempo assolutamente autentica. È un inno alla donna che non brilla per le decorazioni, ma diventa essa stessa l'attrazione principale. E suona come se anche le banconote più grandi e le feste rumorose servissero solo a cogliere il suo passo al ritmo della città.