怪獣の花唄

Ci sono canzoni che diventano più resistenti di qualsiasi fotografia: non sbiadiscono, non si rompono, ma tornano ancora e ancora, come se fossero impresse nella memoria insieme alla voce di chi le ha cantate. Ogni parola sembra ancora vibrare nell'aria, e persino il silenzio che le circonda risuona forte.

Qui la musica si trasforma in un fantasma: luminoso, ostinato e impossibile da scacciare. Vaga di notte, si insinua nei sogni, fa muovere involontariamente le labbra a tempo. E non importa quanto tempo passi, la melodia trova comunque la strada del ritorno, come l'insistenza di un bambino o come una risata che non si riesce a togliere dal viso. È una canzone-eco che non ti lascia andare, ed è proprio questa la sua forza principale.