Δ. Dieu ne ment jamais

Un mondo in cui la luce sembra troppo intensa e l'oscurità quasi accogliente. Qui la musica non parla di fama, ma di sopravvivenza: le note sostituiscono la confessione e le rime la terapia, quando lo psicologo non può più aiutare. Ogni strofa è come un respiro dopo un lungo dolore: rude, diretta, onesta. In esso c'è la stanchezza delle persone, le cui parole sono sempre più forti delle azioni, e la fede è l'unica cosa che non si può comprare. Tutto è scivoloso, duale, come la vita tra il cielo e il seminterrato: un po' sacro, un po' diabolico, ma veramente vivo.