CIEL

È apparsa come un'anomalia nella realtà. Non è una persona, ma un miraggio con profumo di pioggia ed elettricità, che sconvolge la logica e fa riaffiorare tutti i sogni dimenticati. Il mondo sembra lo stesso: le auto circolano, gli orologi ticchettano, il caffè si raffredda. Ma nell'aria c'è qualcosa che non va: è troppo luminoso, troppo silenzioso, come dopo un incantesimo, quando non sai se è successo un miracolo o solo un errore.

Eppure avevano avvertito: la magia è vicina. Ma nessuno aveva detto che poteva avere una voce che fa perdere il ritmo al cuore. Quando tutto finisce, rimane solo questo strano retrogusto, come dopo un sogno in cui si amava qualcuno che non esiste.