Pretender

La canzone sembra intessuta di applausi, grida e melodie che assomigliano più a lampi di luce che a note precise. Non parla di significati e storie complesse, ma del momento stesso, quando la sala non canta nemmeno le parole, ma i suoni, e questo “uuu-uuu” diventa un linguaggio comune.

C'è qualcosa di un festival estivo in essa: è calda, rumorosa, un po' caotica, ma proprio per questo ancora più gioiosa. La musica si propaga a ondate: ora ti solleva, ora ti toglie il fiato, poi ti riprende di nuovo e già non riesci più a stare fermo. È energia pura, che non ha bisogno di traduzione.