Kampfgeist 6

A volte la vita sembra uno zaino pesante, in cui per qualche motivo sono stati messi un blocco di cemento chiamato “responsabilità”, un paio di pietre chiamate “auto-sviluppo” e un'altra chiamata “sii un esempio per i bambini”. E sembra che tu lo porti senza lamentarti, sorridendo persino, finché le spalle non iniziano a bruciare. Ma poi ti sorprendi a pensare: più forte è la schiena, più facile è respirare per chi ti sta accanto.

In questa canzone non c'è eroismo ostentato, solo onesta stanchezza mescolata a testardaggine. Qui non si cercano vie facili e non si piange in un angolo quando si cade di nuovo con la faccia nella polvere. Ci si rialza, ci si scrolla di dosso la polvere e si va avanti, perché non c'è altro scenario possibile.

Il battito cardiaco pulsa come un metronomo che scandisce “resisti”, e da qualche parte tra le righe si sente la filosofia di chi ha capito una cosa semplice: se è destino cadere, che sia con il cuore in mano e non con le mani vuote.