velo sugli occhi

A volte la vita si trasforma in una serie di sorrisi educati e risposte vuote del tipo “va tutto bene”. Ma dentro di me sento come un ronzio nelle orecchie, perché è troppo tempo che non ascolto me stessa. E poi arriva improvvisamente il momento in cui non voglio più essere forte, corretta, composta. Si desidera semplicemente respirare, sbagliare, rovesciare una tazza, ridere forte e piangere, se necessario.

In questo suono c'è la liberazione. Come se qualcuno avesse aperto la finestra in una calda serata e avesse permesso di vivere davvero: con false partenze, con cose non dette, con fili di zucchero sul soffitto che ancora reggono, ma non legano più. Qui non si tratta di perfezione, ma di un ritorno a se stessi. Così imbarazzante, vivo e bello nella sua imperfezione.