BRUCE

Quando l'aria diventa densa come uno sciroppo e i pensieri decidono improvvisamente di prendersi una vacanza, ecco che inizia tutto questo. Il mondo è leggermente sfocato ai bordi, come una foto scattata con un vecchio telefono, ma all'interno tutto è cristallino: non c'è bisogno di affrettarsi, non c'è bisogno di dimostrare qualcosa, non c'è bisogno di essere l'eroe del giorno. Basta semplicemente respirare (se si sentono ancora i polmoni) e ridere di quanto sia buffo il suono della parola “Bruce” dopo la terza ripetizione.

In questo stato, anche i poliziotti dietro la porta non sono nemici, ma personaggi di una sitcom che hanno avuto sfortuna con il loro ruolo. La cucina si trasforma in un laboratorio alchemico, gli amici in statue di marmo e la realtà in un cartone animato con una colonna sonora fatta di colpi di tosse e ritmi. Tutte le conversazioni serie vengono rimandate a domani, o forse a dopodomani. Oggi basta semplicemente essere: lenti, fumosi, soddisfatti.