CONTRABANDO

Le strade tornano a fare teatro: maschere minacciose, parole forti, ma dietro tutto questo si nasconde la solita ironia: chi promette di essere un “maleante”, in realtà spesso inciampa nelle proprie spacconate. Si sente ridere, si sentono i bassi e diventa chiaro: questa performance non riguarda la paura, ma l'adrenalina.

C'è calore, fuoco e audacia, che più che spaventare, solletica. Le discussioni si trasformano in un gioco, le minacce in grida ritmiche a tempo di musica, e la strada sembra più un'enorme pista da ballo che un campo di battaglia. Gli eccessi e il pathos si dissolvono nel perre, e tutto ciò che rimane è quell'energia che non ti fa stare fermo.

La musica sembra sussurrare: “Sì, la vita è dura, ma oggi non sono i pugni a decidere tutto, bensì i passi a ritmo”. E in questo c'è una sua verità: il fuoco che divampa non per paura, ma per il desiderio di ballare fino al mattino.