Той, хто біжить по лезу II

Puzza di bruciato e di elettricità - come se qualcuno avesse aperto una ferita cyberpunk e fatto scorrere corrente nelle vene. Tutto brilla di neon, le battute suonano come comandi di sistema, ma dentro questo metallo c'è un battito. Meccanico, testardo, umano. Da qualche parte tra le righe c'è la stanchezza dell'infinito "e allora?" e il desiderio di dimostrare: sono vivo, anche se per passaporto non sono umano. Il suono rimbomba come la marcia dei ribelli del futuro, che non hanno mai capito se il mondo sia finito o semplicemente sospeso. E in mezzo a questo ruggito, c'è una strana calma: se non è più possibile essere umani, allora è ora di sentire almeno com'è essere vivi.