祈り花

Sembra una tarda serata a Parigi, quando tutto è leggermente sfocato: le luci della strada, il vino, i pensieri che non riguardano il lavoro. Le parole scorrono a mezza voce, senza fretta, come se danzassero al confine tra realtà e sogno. Qui non c'è una trama, solo un'atmosfera: un po' confusa, un po' maliziosa, con quel tipico atteggiamento francese del “chi se ne frega, ma è bello”.

La musica scivola nell'aria come il fumo di sigaretta dalla finestra del bar: sottile, pigra, con un retrogusto di qualcosa di incomprensibile ma attraente. Sembra che sia già stato detto tutto, ma per qualche motivo si ha voglia di continuare ad ascoltare, solo per rimanere ancora un po' all'interno di questo morbido caos.