Катерина

Romanticismo ubriaco con un retrogusto di bevande energetiche e birra scadente. Tutto qui ruota attorno a una passione assurda: rumorosa, senza freni e senza filtri. Lei è come un miraggio di nirvana a tre fermate dalla realtà, mentre lui è un sacco di frasi in cui al posto dei sentimenti risuonano banalità. Tra loro c'è il rumore della musica, l'odore di nicotina e una sorta di fede adolescenziale nell'eternità del momento.

La volgarità fa rima con la tenerezza, la volgarità con il tentativo di essere onesti. Tutto è assurdo e un po' commovente: come se due persone avessero deciso di trovare l'illuminazione, ma si fossero perse in un bar tra il secondo bicchiere e il bancomat. In questo caos c'è un fascino sorprendente. Come in un vecchio tatuaggio fatto per scherzo, ma rimasto per sempre.