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La gioventù è sempre drammatica, anche quando tutto sembra semplice. Il vento profuma d'estate, le assi sotto i piedi scricchiolano e da qualche parte, dall'altra parte della strada, vive una persona che non sai più come guardare negli occhi. Tutti gli adulti ti assicurano che “passerà”, ma dentro di te è come se si consumasse una tragedia shakespeariana, solo che al posto del balcone ci sono le scarpe da ginnastica e una festa.

Sincerità imbarazzata, smarrimento e un po' di speranza: come un biglietto che si mette nello zaino e poi si ha paura di leggere. Gli errori qui non sono fatali, ma semplicemente i primi. L'amore non è grande, ma è quello più vero: goffo, fragile, che profuma di agosto e di vergogna per aver rovinato tutto senza sapere come comportarsi.