Elizabeth Taylor

A volte lo scintillio è così abbagliante che non si vede altro che il proprio riflesso nella vetrina della boutique. Tutto brilla, tutto è perfetto, finché non ti ricordi che in realtà nella stanza regna il silenzio e la solitudine. Tra champagne e flash delle macchine fotografiche, improvvisamente desideri qualcosa di semplice: che nessuno scappi sotto i primi riflettori, che nessuno scompaia come la luce di un flash.

In questa patina si percepisce una stanchezza tale che persino i diamanti bianchi risuonano in modo leggermente più sordo. Una lussuosa ironia, dove la battuta su Cartier suona come un'ammissione di vulnerabilità. L'amore qui non è romanticismo, ma quasi una professione: essere bella, eterna, necessaria. Rimane comunque la domanda: “Do you think it's forever?” - come una goccia di lacrime viola sul seta, che non può essere cancellata né dalla fama né dallo splendore.