Isn't It Strange

Come se l'aria tra due persone fosse improvvisamente diventata più densa del cemento. Una volta era facile respirare insieme, mentre ora ogni parola suona come un tentativo di spiegare l'ovvio: tutto è già da qualche altra parte. La musica sembra girare in tondo, come una discussione abituale, dove si sa già da tempo chi se ne andrà per primo.

E in questo distacco c'è uno strano sollievo: non rabbia, non risentimento, solo stanchezza per i giochi altrui, dove la posta in gioco è sempre più alta dei sentimenti. Tutto è deciso, ma tutto è ancora caldo. L'ultimo “calore” si protrae come l'eco di qualcosa di non detto: o il finale, o il retrogusto, quando non fa più male, ma ricordi ancora cosa è successo.