キセキ

Le parole si intrecciano in un morbido plaid di ricordi e promesse, dove ogni “grazie” e “ti amo” risuona come una piccola perla su un lungo filo di giorni. Non c'è pathos, solo gesti familiari: la mano destra nella sinistra, i passi lungo una strada tranquilla, una risata più calda di qualsiasi giuramento.

La musica respira senza fretta, come se due persone camminassero fianco a fianco e notassero tutte queste microscopiche gioie: uno sguardo casuale, una battuta condivisa, una pioggia leggera che improvvisamente è diventata più leggera. Anche la tristezza in essa è in qualche modo familiare, come se ricordasse che la felicità non è un fuoco d'artificio, ma un semplice “rimani vicino” sullo sfondo di un universo grande e rumoroso.