Descrizione
Il colore rosso, che avrebbe dovuto essere sinonimo di gioia, diventa improvvisamente un segno di risentimento altrui. Le parole suonano come un rimprovero e come una ferita allo stesso tempo: sembrano vicine, ma sono già lontane. Tutto intorno sembra pervaso da quella strana sensazione che si prova quando il cuore non vuole lasciar andare, ma la mente ha capito da tempo che sei stato lasciato andare, e non certo per il tuo bene.
Una sincera pesantezza irrompe attraverso la musica, con domande a cui nessuno risponderà. “Perché hai bruciato? Perché mi hai legato per poi abbandonarmi?” Questi versi non parlano del passato, ma del dolore stesso che continua a vivere dentro, senza trovare una via d'uscita. Anche le montagne sembrano non sopportare un tale lamento.
E tra queste lamentele ripetitive e le interruzioni della melodia nasce uno strano calore: nella voce c'è sia amarezza che tenerezza. Come se dietro ogni parola ci fosse un unico semplice sentimento: la nostalgia per la bellezza perduta, che non si può recuperare, ma che è impossibile dimenticare.
Chitarra: Onder Meral
Baglama: Sezgin Yaman
Kaval: Serkan Yildirim
Basso: Cemal Ali Baglan
Mixaggio e masterizzazione: Bahadir Yildiz
Arrangiamento: Ender Balkir
Produzione: Ender Balkır Music Production
Regista: Ahmet Tayyar Aydinly
Produzione: Studioon Production
Montaggio: Harun Demirel
Testo e traduzione
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