Starburst

Il rumore delle strade e l'intensità delle parole si fondono in un flusso in cui ogni riga è come un pugno sul tavolo o una risata nervosa sul caos che ci circonda. Qui non ci sono storie sterili, solo la polvere dei quartieri, gli errori degli altri e le proprie scelte, che risuonano più forte di qualsiasi giustificazione. Nel ritmo si sente l'eccitazione della lotta e l'amarezza delle conseguenze, come se la vita fosse allo stesso tempo un ring e un incrocio rumoroso dove è facile perdersi.

E poi - un improvviso cambiamento: il linguaggio rozzo lascia il posto alle immagini dello spazio e alla polvere delle stelle. All'interno di questo contrasto si intuisce una strana verità: anche i cuori più duri sono comunque attratti dalla bellezza, anche se attraverso mani ruvide. Il risultato non è un racconto di vittorie o sconfitte, ma un ritratto di turbolenza interiore, dove la rabbia e la poesia convivono in modo naturale, come la notte e il mattino nella stessa città.