Huzur

I pensieri girano in tondo, come se qualcuno avesse lanciato un eterno spinner nella testa e si fosse dimenticato di spegnerlo. Tutto - i nemici nell'ombra e i propri dubbi - si nasconde dietro l'angolo, come teppisti scolastici pronti a spaventare nel momento meno opportuno. Viene voglia di scappare, di fuggire verso il mare, verso i venti salati dell'Egeo, ma i passi rimangono comunque impantanati in quella matematica interiore dove x e y non convergono mai.

È come il diario di una persona che pensa troppo e si guarda troppo onestamente allo specchio. Una sigaretta in tasca, frammenti di parole su un tovagliolo, la diagnosi del medico, più simile a un consiglio “lascia andare almeno un po'” - eppure il ritmo inquieto continua a marciare. Il brano sembra trasformare l'ansia in una marcia forzata: faticosa, estenuante, ma così riconoscibile.

Autore del testo, della composizione e del video: Lodos E.B

Musica, missaggio e mastering: Emar Hoca