Descrizione
Come una festa a metà strada tra l'assurdo e il carnevale, dove un dottore dal cognome buffo diventa improvvisamente il guru principale. Tutto ruota attorno a uno strano mantra “ding”, e più spesso suona, più è coinvolgente. Sembra uno scherzo, ma alla fine è quasi un rituale: risate collettive, follia collettiva, un “siamo tutti dingers” collettivo. Con un brano del genere è più facile accettare il caos come parte del sistema e ballare fino allo sfinimento.
Testo e traduzione
Questo brano è strumentale.