Descrizione
Alcune domande vengono poste non per avere una risposta, ma per far tremare la voce. In questo brano è così: quasi un sussurro, quasi una richiesta, quasi una confessione. Non grida “ti amo”, perché le parole ad alta voce a volte spaventano solo. Ma ogni “ti sentiresti meglio” suona più onesto di qualsiasi “per sempre”.
Battito lento, un po' d'aria, un po' di calore. Tutto accade tra le righe, dove le dita si toccano, dove lo sguardo indugia più a lungo del solito. Non si tratta di innamorarsi, si tratta di un fragile “e se” che non vuoi spaventare.
La musica è come un tocco. O viceversa: il tatto è come la musica.
Testo e traduzione
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