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Descrizione
Bandana sulla fronte, spinner carico e in mano non un giocattolo, ma la realtà, che non ha un pulsante “reset”. Questo brano suona come una cronaca di strada, registrata tra gli scatti dell'otturatore e le risate soffocate di chi ha già capito tutto. Qui ogni riga è come un movimento sul filo del rasoio: allo stesso tempo audace, preciso e con una dose di teatralità voluta. Non brilla solo la canna, ma anche l'autoironia. E anche se intorno c'è fumo e luccichio, tutto ruota non intorno ai soldi, ma intorno a chi sopravviverà e riuscirà a scappare. O almeno a sparare per primo.
Testo e traduzione
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