Descrizione
È come essere bloccato in un ascensore tra il piano della psicoterapia e quello della festa. Sembra che tutto sia in fiamme - la pelle, le storie, il dialogo interiore - ma non è più un dramma, è quasi uno stile. Peccati con filtri, lacrime sotto i brillantini, un fragile “normale” con un retrogusto di codice di errore. La canzone è come un selfie scattato in uno scantinato mentale, in cui qualcuno ha acceso le luci al neon per qualche motivo. E tu sorridi, non del tutto sinceramente, ma in modo bello.
Testo e traduzione
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