Family Song

Ti svegli, ti asciughi la saliva dal cuscino - e all'improvviso ti accorgi che la mattina non è semplicemente arrivata, ma ti sta proprio sorridendo. La luce è soffice, le foglie frusciano, gli asciugamani sono piegati, come se qualcuno avesse preparato appositamente la scena per un nuovo capitolo. E tutto sembra ordinario, finché da qualche parte non suona una sirena - e il cuore ricorda subito che il mondo sa essere malato e bello allo stesso tempo. In questa canzone c'è molta luce. Non solare - umano. Qualcosa che si riflette sui vetri dei grattacieli e raggiunge silenziosamente coloro che sono lontani. Non c'è la tragedia della separazione, solo la gentilezza che avanza testardamente attraverso le distanze, attraverso sangue diverso, attraverso il tempo. Solo il desiderio che chi un tempo era vicino si senta un po' più caldo - anche se ora vi dividono chilometri e destini. La musica sembra accarezzare la testa: "andrà tutto bene". E ci credi. Perché se la tristezza può diventare un ponte, significa che qualcuno lo sta ancora attraversando per incontrarti.