Descrizione
La primavera a Madrid profuma di gelsomino, vino e sogni leggermente bruciacchiati. Tutto intorno è ancora bello: le stesse strade, la stessa luce, persino i caffè con le stesse tovaglie logore. Solo che ora ci sono altre persone sedute ai tavoli. La città che un tempo sembrava familiare, improvvisamente diventa estranea: sorride, ma non riconosce.
Sembra che tutto sia già stato vissuto, anche se vorrei riviverlo ancora una volta, senza ingenuità, ma con lo stesso ardore. Dove c'era il “noi” è rimasto un museo dei ricordi: silenzioso, un po' pomposo e molto sincero. Madrid prometteva un lieto fine, ma, come si è scoperto, la sceneggiatura non era per due. E ora l'unica domanda a cui non si trova risposta è: dove si trova ora questo “posto proprio”, se non è più una persona?
Testo e traduzione
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