Уходя

A volte sembra che sia la città stessa a respingerti: con il rumore, le luci, le persone con lo sguardo vuoto e i telefoni al posto dei volti. E allora viene voglia di chiudere bene la porta dietro di sé, per non essere risucchiati da quella corrente d'aria fatta di non detti e stanchezza. Tutto sembra vivo, ma non più in armonia. Il battito cardiaco non è più sincronizzato, i giorni scorrono come un calendario altrui, e dentro di te c'è una sorta di esodo interiore, senza valigie, ma con la sensazione che non tornerai più a casa come prima.

Il brano suona come un tentativo di ripulirsi dalla polvere del passato, di estirpare da sé il dolore incrostato, mentre il mondo continua a correre. Un po' sporco, un po' bello, come una città dopo la pioggia. E da qualche parte, tra la stanchezza e la speranza, si sente un silenzioso “aspettiamo”, come se qualcuno fosse rimasto dall'altra parte di quella porta chiusa.