In Ya City

La notte sembra di nuovo infinita, la città luccica come il lucido sulle labbra dopo un altro bicchiere. I bassi sono sempre più forti, il senso sempre più debole, e in questo sembra esserci una certa verità. Qui nessuno deve niente a nessuno: puoi essere sfacciato, puoi essere pigro, puoi semplicemente ballare come se il mondo intero fosse tuo, storie senza testimoni.

L'aria è densa come lo sciroppo, le frasi scivolano tra risate e flirt, e i desideri si mescolano come cocktail sul bancone del bar. Nessuno pensa al domani - e perché farlo, se proprio ora tutto vibra alla giusta frequenza. Da qualche parte, tra lo scherzo e la sfida, nasce la sicurezza: essere se stessi significa permettersi di esagerare un po'.