Descrizione
A volte il dolore diventa quasi teatrale, non perché finto, ma perché troppo reale. Come una scena in cui sono rimasti solo silenzio, cenere e una persona in piedi tra le macerie di ciò che fino a poco tempo prima sembrava eterno. Tutto è troppo forte: il tradimento, l'orgoglio, il tentativo di mantenere la dignità quando l'anima ha già ceduto.
In ogni parola risuona quel “se solo” senza possibilità di scampo e senza perdono. L'amore, di cui sono rimasti solo i lividi sotto gli occhi e un sarcastico “gulsen” al posto delle lacrime. Questa canzone non parla della morte, ma della fase successiva, quando anche il dolore smette di opporre resistenza e si sdraia accanto a noi come una vecchia amica.
Testi e musica: Bakhtiar Alekperov
Arrangiamento: Morteza Khazuri Niara
Mastering: Steffen Müller
Regista: Rafet El Roman
Direttore della fotografia: Hakan San
Montaggio: VSG Production
Produzione: El Roman Music
Produzione: Le Nemor Production
Testo e traduzione
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