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La città ronza come un motore surriscaldato, e da qualche parte tra il fumo, le parolacce e i bassi nasce la verità: cruda, viva, senza autotune e autoinganni. Qui non si cercano le tendenze, qui le si creano. Ogni strofa è come un pugno sul tavolo: provocatoria, ma non per atteggiamento, bensì perché non potrebbe essere altrimenti.

In questo suono non c'è glamour, ma c'è quella sicurezza che arriva quando non c'è più nulla da dimostrare. Tutto intorno può confondersi, rompersi, bruciarsi, ma il cuore rimane autentico. E se ti sei perso, è solo perché guardavi dalla parte sbagliata: la strada è tracciata chiaramente, a ritmo, senza diritto di dubbio.