Altri brani di Myslovitz
Descrizione
A volte il mondo esige così forte di essere forti che si dimentica una cosa semplice: si può semplicemente stare seduti. In silenzio. Senza prove, senza fretta, senza quell'eterno “bisogna”. Ascoltare come i pensieri si calmano nella testa, come fiammiferi bagnati, e finalmente smettono di accendersi uno dopo l'altro.
Questa canzone non insegna a vivere, ma permette di riprendere fiato. Ricorda che anche se la rabbia ribolle sotto la pelle, da qualche parte più in profondità c'è comunque un angelo che dorme, solo un po' stanco. E sì, il tempo passa, ma ora è proprio il momento per cui valeva la pena vivere. Ci si può sedere, guardarsi dentro e per la prima volta dopo tanto tempo parlare davvero con se stessi. Silenziosamente. Vivacemente.
Chitarra, loop, programmatore, voce: Artur Rożek
Ingegnere di masterizzazione: Grzegorz Pivkovski
Master: Grzegorz Pivkovski
Basso, coro, archi: Jacek Kuderski
Ingegnere: Maciek Czeslak
Ingegnere: Rafal Paczkowski
Banjo, campane, chitarra, sintetizzatore, Wurlitzer: Przemek Myszor
Campane a percussione: Przemek Myszor
Rodos Pianoforte: Przemek Myszor
Coro, percussioni: Wojciech Kuderski
Chitarra, organo: Wojtek Poważa
Compositore: Artur Rojek
Compositore: Jacek Kuderski.
Compositore: Przemek Myszor.
Compositore: Wojciech Kuderski.
Compositore: Wojtek Poważa
Testo e traduzione
Il testo di questo brano non è stato ancora aggiunto.