Descrizione
Due vite in un unico corpo: sembra bello, finché una delle due non decide di andarsene, portando con sé il respiro. Sembra di essere ancora vivi, ma dentro è come se tutte le stagioni fossero passate contemporaneamente: la primavera ha fatto le valigie, lasciando il posto a un inverno senza fine. L'aria è densa di parole non dette, le lacrime scorrono da sole, non per il dolore, ma per la consapevolezza che il consueto “noi” è tornato a essere un numero singolare.
L'amore qui non è drammatico, ma è quella tragedia silenziosa in cui il destino, per qualche motivo, ha deciso di essere poeta. E così stai lì, ardente, ma non per passione, bensì per il ricordo. Perché se in un unico corpo vivevano davvero due persone, strapparne via una senza dolore non è più possibile.
Testi e musica: Ezgi Kosa
Arrangiamento: Ateş Berk Ongoren
Masterizzazione del mix: Kemalettin Tükkar
Testo e traduzione
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