Günaydın - Remastered

Ci sono canzoni in cui il dolore non urla, ma respira - silenziosamente, ritmicamente, quasi in modo bello. In ogni “günaydın” qui non si sente un saluto, ma un addio pronunciato attraverso un sorriso stanco. L'amore è già finito, ma è ancora lì, sospeso nell'aria, come il profumo del caffè dopo una mattina che non tornerà più. Nella voce non c'è isterismo, ma umiltà: sì, se n'è andata, sì, fa male, ma grazie comunque per quello che c'è stato. E mentre il cuore impara a lasciar andare, la musica compone con cura dalla tristezza qualcosa di simile alla pace.