Descrizione
Questa canzone è come un grido dal profondo, ma non isterico, bensì stanco, sobrio. Ogni riga è come un tratto di carboncino su carta bianca: ruvido, nero, ma ancora vivo. Il dolore qui non è solo acuto, è viscoso, brucia come una pietra rovente, lasciando una scia fredda sotto la pelle.
C'è una sensazione di onestà condannata: l'ammissione che vivere con questa angoscia è come respirare fumo. Ma tra le parole balena una minuscola scintilla di speranza: che un giorno l'anima fragile smetterà di spezzarsi e la tristezza diventerà qualcosa che si può portare senza scottarsi le mani.
Parole: Dogana Karadeniz
Composizione: Dogana Karadeniz
Arrangiamento: Serhat Gülhan
Mixaggio e masterizzazione: Yiğit Diri
Chitarra: Yalçın Yakin
Strumenti a corda: Salih Tekyayla
Studio: Sofa Music
Regista: Gran Bretagna
Direttore della fotografia: Muhammet Devecioğlu
Assistente alla macchina da presa: Tunahan Gülhan
Coordinatore di produzione: Firat Kızılağır
Montaggio: Divan Posta
Colore: Divan Posta
Trucco: Aslı Altuntaş
Stylist: Burchin Alaz
Produzione: Sofa Music Co.
Testo e traduzione
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