specialsadism

Le parole sembrano dissolversi nel fumo, ma l'atmosfera è immediatamente percepibile: la ricerca notturna di quella persona che continua a sfuggire. Intorno, la luna, il cielo nebbioso, sigarette dal sapore troppo amaro della verità. Tutto suona come una confessione sfuggita dalle labbra nel momento meno opportuno: cruda, un po' confusa, ma proprio per questo ancora più sincera.

Sembra che la realtà sia sfocata: o è il fumo acido o sono le proprie lacrime a impedire di vedere la strada. Ma in questo mondo sfocato c'è un movimento costante: passi sotto la luna, lettere che nessuno leggerà e l'eterno “cercavo” che fa rima con “ho perso”. La musica si mantiene su un sottile confine tra disperazione e speranza, come se l'aria stessa vibrasse di non detto.

L'ironia del destino è che le esperienze più personali risultano più forti di qualsiasi parola. Quando non c'è più nulla da spiegare, non resta che andare nella notte, al suono del proprio eco e al ritmo del battito che ricorda che il cuore batte ancora.