HANABI

A volte sembra che il mondo sia completamente prosciugato: tutto intorno è uguale, insipido, come se avesse perso il sapore. Ma basta che qualcuno ti stia accanto e improvvisamente anche i colori più spenti iniziano a brillare. Come se un solo tocco potesse spazzare via la stanchezza e uno sguardo potesse trasformare la banalità in una festa.

La canzone suona come una confessione di debolezza che improvvisamente diventa forza. I dubbi interiori, l'odio verso se stessi, i tentativi di nascondere l'ansia dietro le parole: tutto questo viene messo a nudo e, paradossalmente, porta sollievo. Qui ogni “ancora una volta” non è disperazione, ma desiderio di vivere un momento luminoso ancora e ancora, aggrappandosi ostinatamente ad esso finché non diventa un sostegno. E forse è proprio così che nasce la gratitudine verso il mondo: nel semplice miracolo dell'incontro, che rende meno spaventoso tutto il cammino che ci aspetta.