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Descrizione
All'inizio sembra solo un flusso rumoroso di confessioni - un po' audaci, un po' stanche, ma così vive. Qui le lacrime vengono verificate per verificarne l'autenticità, l'amore deve essere dimostrato con i fatti e le scuse suonano come un ritornello familiare, che non crede fino in fondo nella propria forza. Sembra che si parli apertamente del dolore, ma tra le righe si percepisce il desiderio di mantenere la faccia, di essere “reali” nonostante tutto.
Il ritmo oscilla tra la confessione e la spavalderia: ora è ‘scusa’, ora è “l'ho fatto, mi sono rialzato”. E in questo strano altalena c'è una sua onestà, quella che nasce dall'incontro tra vulnerabilità e apparente grandezza. È divertente e commovente come le promesse convivono con la vanagloria e le frasi di preghiera con la schiettezza della strada. Il risultato non è tanto una canzone sull'amore o sul dolore, quanto piuttosto su quanto sia difficile restare a galla quando bisogna essere forti, anche se dentro si ha voglia di piangere.
Voce: Young Thug
Produttore: Money Musik
Produttore: WonderYO
Sconosciuto: A.‘Bainz’ Bains
Assistente al mixer: Dorothea «HiDoraah» Fallen
Assistente al mixer: Anand «Aj» Joshi
Assistente al mixer: Garfield Larmond
Mixaggio: A.‘Bainz’ Bains
Mixaggio: Aresh Banaji
Assistente al mixer: Bernard «Bezo» Chavez II
Ingegnere del mastering: Joe LaPorta
Direttore A&R: Geoffrey Ogunlesi
Autore: Jeffery Williams
Autore: Mohkom Singh Bhangal
Autore: Darius Poviliunas
Testo e traduzione
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