Card Declined (Brimful of Asha)

Fin dai primi secondi sembra una festa che non finisce nemmeno quando l'alba fa capolino dalle finestre. Tutto ruota attorno a un'unica promessa: mantenere vivo il fuoco, anche quando gli altri vorrebbero già sedersi. Il ruolo di “colui che non lascia morire la festa” suona orgoglioso e un po' condannato, perché da qualche parte tra i balli e le risate si insinua comunque la parola “addio”.

La musica si diffonde con calore, come il calore delle lampadine sul soffitto del club o il respiro della folla sulla pista da ballo affollata. “Io sono la luce” non suona come un'esagerazione, ma come un incantesimo che aiuta a ritardare ancora un po' il silenzio. Ed è proprio in questo strazio, in questa ripetizione infinita, che risiede una strana bellezza: brillare finché si ha la forza, anche se domani si dovrà spegnere.