Descrizione
Come una candela nera al vento, questa canzone sussurra dei demoni che non possono essere soffocati dalle pillole, delle paure che vivono nelle ossa e della speranza che comunque corre ostinatamente attraverso le fiamme. I versi qui non sono rime, ma immagini: bambole voodoo, cenere, angeli che sono stati destituiti da tempo e mani che stringono il dono del destino, anche se è fatto di fuoco.
In questa oscurità c'è una strana vena di calore, come una scintilla sotto uno strato di cenere. Al posto dell'isteria c'è l'accettazione, al posto delle lamentele ci sono le lingue di fuoco che raccontano la verità. La musica suona come una confessione: vivere tra le proprie ombre è difficile, ma a volte sono gli unici compagni con cui si riesce ad arrivare alla fine del percorso.
Regista: Mustafa OZEN
Produzione: Ozan KARABAG
Arte: Ebrael LURCHI
Beat: Allame
Mastering del mix: Chagyl NUKHUT
Produzione: Una laboratorio
Testo e traduzione
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