Descrizione
Fuori è agosto, ma dentro c'è una tempesta. Una tempesta strana, casalinga, con l'odore della polvere nell'armadio e foglie sul letto. Sembra che sia tutto finito, ma i resti del passato si aggrappano ostinatamente agli occhi: vecchi orecchini, una giacca di jeans sullo schienale di una sedia, biscotti che hanno ceduto al tempo da tempo. Anche gli stupidi litigi e gli eserciti di gatti di peluche diventano reperti museali: non si possono toccare, ma non si possono dimenticare.
In ogni riga si sente un misto di autoironia e onestà: “sì, tutto è andato in pezzi, ma almeno qualcosa è rimasto”. E in questo «meglio di niente» non c'è tragedia, solo stanchezza umana e un po' di calore. Come se il caos dopo la tempesta sembrasse improvvisamente accogliente, perché in esso c'è ancora il ricordo di ciò che un tempo era vivo.
Regista e montatore: Davide Barbafiera
Assistenti: Luca Oldani, Federico Chini
Direttore della fotografia: Andrea Vignali
Truccatore: Tommaso Paolichki
Luogo: Vevey-al-Mare di Ortis, 1991
Testo e traduzione
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