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Descrizione
Quando le parole perdono significato, si trasformano in ritmo. L'infinito «però» rimbalza come una pallina sul pavimento piastrellato: all'inizio è divertente, poi ipnotico, e a un certo punto è impossibile smettere di ascoltarlo. Sembra che il mondo intero sia bloccato tra il “sì” e il “ma” - e questa indecisione è diventata improvvisamente danzante.
La musica pulsa, ammicca e prende leggermente in giro l'abitudine di scusarsi continuamente. Qui non ci sono storie d'amore o di sofferenza, solo la vita stessa, che suona come un eterno “sono d'accordo, ma comunque...”. E in questo vortice di ripetizioni nasce uno strano sollievo: non c'è bisogno di cercare significati, si può semplicemente ridere e dondolarsi insieme a questo eterno “però”.
Testo e traduzione
Questo brano è strumentale.