Los cuervos se lo pasan bien

Arrivare in fondo e scoprire lì un'ala è una delicata assurdità del destino: lasciare andare la mano di qualcuno, inventarsi un'altra vita e spiccare il volo, perché altrimenti si dovrebbe essere la copia di qualcun altro. Un uccello migratore, allo stesso tempo smarrito e benedetto; in questo strano equilibrio tra delusione e viaggio nasce un'abitudine quasi familiare: portare con sé un misto di dolore e speranza, come una coperta in un treno freddo.

La scena notturna si trasforma in una danza con i demoni, dove “no, no, no” non è una protesta, ma una mantra che aiuta a non svegliarsi prima del tempo. Il sorriso come una piccola impresa: stare in piedi quando sopra la testa ci sono ancora nuvole e accanto corvi che saltellano di gioia. Un misto di tristezza e fortuna - come se fosse triste, ma più felice perché sai come andare avanti.