Eres un 10

Le battute un po' obsolete sul “principe azzurro” qui si trasformano in una confessione: non ci sarà nessuna favola, ma ci sarà onestà. Al posto del cavaliere in armatura c'è un uomo con le rughe e un mazzo di rose rubate, raccolte una alla volta da gennaio. Un po' ridicolo, un po' smarrito, ma assolutamente sincero.

C'è qualcosa di commovente in questa discrepanza: uno si agita tra le note, si confonde e ammette di non saper ballare senza pestare i piedi agli altri; l'altra si nasconde dietro un'armatura, come se avesse paura di mostrare la sua fragilità. Ma è proprio in questa coppia imperfetta che emerge la vera vivacità: quel “brindiamo prima che il mondo capovolga tutto”.

Una romantica comicità senza immagini perfette: un po' di vino, un po' di autoironia e la certezza che a volte vale la pena stare accanto a una persona perfetta e a una persona “normale”.