I Don't Care...

Qui tutto ruota sul confine tra cinismo e confessioni, dove ricchezza e ostentata durezza si mescolano a stanchezza, demoni notturni e rari lampi di tenerezza. Le parole pesanti risuonano come colpi di pistola: dirette, taglienti, senza alcun tentativo di smussarne gli angoli.

Eppure, tra la limousine nera, la pistola di plastica e le infinite mazzette di contanti, si intravede qualcosa di vivo: forse malinconia, forse ironia su se stessi. La musica lascia il sapore di un alcolico costoso con una nota metallica di amarezza: come se fosse forza e potere, ma dentro si avverte comunque un senso di vuoto.