Descrizione
La vita a volte è come un vecchio disco: gira, gira e poi improvvisamente salta all'ultima traccia. La luce che prima lo avvolgeva da tutte le parti ora vaga alla cieca, come un commerciante che ha perso il suo indirizzo. L'orologio batte gli stessi rintocchi, chissà se per “qui” o già per “là”.
E in questo strano equilibrio tra “ancora” e “già non più” nasce una danza, un po' amara, un po' bella. Due passi verso l'eternità, con un leggero sorriso verso tutte le cianfrusaglie del passato.
Regista, operatore e montatore: Guy Kozak
Testo e traduzione
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