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Descrizione
Che strano: sembrano normali parole d'amore, ma suonano come un'inondazione. Il cuore ora vibra come una corda sotto le dita, ora affoga in questi “ankh” e allusioni che non si diranno mai apertamente. È come una lunga corrispondenza senza lettere inviate: i sentimenti ci sono, il legame c'è, ma il messaggio è rimasto bloccato a metà strada.
E in questo intreccio c'è un po' di magia: come se la pioggia avesse improvvisamente addomesticato l'uccello e due barche diverse avessero inaspettatamente trovato una riva comune. Leggero, delicato e un po' inquietante, come se la gioia e la malinconia avessero deciso di ballare un valzer sulla stessa melodia.
Testi: Amitabh Bhattacharya
Programmazione e arrangiamento: Sachin-Jigar
Programmazione aggiuntiva: Sahil Vishwakarma (White Noise Collectives)
Responsabile della produzione musicale: Romil Ved
Chitarre: Sahil Vishwakarma
Flauti: Naveen Kumar
Cori: Anandi-Ahir, Sahil
Tecnico del suono: Swar Mehta (White Noise Collectives)
Mixaggio e masterizzazione: Eric Pillay
Assistente tecnico del suono: Michael Edwin Pillay
Testo e traduzione
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